Anno terribilmente eccezionale, il 2020 che si sta chiudendo.
E’ uno di quegli anni che sarà indicato nei libri della Storia, come l’anno della più estesa pandemia che ha colpito tutte le popolazioni del mondo.
Un anno che segnerà, nel cammino dell’Umanità, un “prima” e un “dopo”: stiamo già assistendo alla straordinaria accelerazione delle innovazioni e cambiamenti radicali nei processi organizzativi, lavorativi, tecnologici, relazionali, ecc. che – in periodo di normalità – si sarebbero sviluppati in molti anni o decenni.
Un anno che, anche se tristemente , “insegna” e “insegnerà”.
Ha insegnato soprattutto ai giovanissimi e ai giovani a non dare nulla per scontato, anche le cose più semplici e naturali come un abbraccio o una stretta di mano.
Ha insegnato a tutti cosa è davvero “essenziale” per vivere, ha insegnato il valore enorme ed irrinunciabile della libertà, ha insegnato la preziosità di poter godere della natura e dei suoi splendidi doni di quella unica bellezza che appaga l’occhio, la mente ed il cuore.
Chi è stato vicino, ma tanto vicino, ai giovanissimi e ai giovani l’ha visto nei loro sguardi, l’ha compreso dalle loro domande, l’ha percepito dai loro silenzi e dalla loro tristezza, che a volte che si manifesta con irrequietezza ed inquietudine.
Ma si avvicina NATALE, e non potendo svolgere “live” l’annuale incontro festoso con tutte/i le/gli allieve/i per lo scambio degli AUGURI di BUON NATALE e ANNO NUOVO, quest’anno lo faremo nel “virtuale” ma non perderà la sua caratteristica di “virtuoso“.
Vi aspettiamo, Studenti e Docenti, il 18 dicembre per un curioso e breve MEET-ing , dalle 11,05 alle 11,25, tutti eleganti e sereni, anzi fiduciosi: un virtuale abbraccio collettivo attendendo il Nuovo Anno e il nuovo decennio, il 2021.
Siamo sicuri che sarà indicato sui libri della Storia come l’anno di rinascita e di rigenerazione nel cammino dell’Umanità. Avete una grande responsabilità, ragazze e ragazzi.
Noi continueremo ad assumerci la nostra.
“L’insegnante si qualifica per conoscere il mondo e per essere in grado di istruire altri in proposito, mentre è autorevole in quanto, di quel mondo, si assume la responsabilità.
Di fronte al fanciullo è una sorta di rappresentante di tutti i cittadini adulti della terra, che indica i particolari dicendo: ecco il nostro mondo.[…]
L’educazione è il momento che decide se noi amiamo abbastanza il mondo da assumercene la responsabilità e salvarlo così dalla rovina, che è inevitabile senza il rinnovamento, senza l’arrivo di esseri nuovi, di giovani. Nell’educazione si decide anche se noi amiamo tanto i nostri figli da non estrometterli dal nostro mondo lasciandoli in balìa di se stessi, tanto da non strappargli di mano la loro occasione d’intraprendere qualcosa di nuovo, qualcosa d’imprevedibile per noi; e prepararli invece al compito di rinnovare un mondo che sarà comune a tutti. Hannah Arendt (1906 – 1975), filosofa e storica tedesca naturalizzata statunitense”
Auguri tra noi, per voi.
Silvia Nascetti (fondatrice), Lilia Delfino Pesce (direttrice), Antonio Ruggeri (presidente)